lunedì 5 maggio 2014

Piccoli Comuni, sentine di inefficienze

Gentili Signori,

Segnalo alla vostra attenzione la difficoltà di  molti cittadini di procedere al pagamento della mini tassa sulla spazzatura senza incorrere in costi aggiuntivi,
In particolare per i contribuenti del comune di San Nicola Arcella in provincia di Cosenza,  un comune turistico, in una area protetta da vincolo ambientale e paesaggistico, che  conta circa 4.200 abitazioni di non residenti,  non presenti li dove si assumono le decisioni e si ottengono le informazioni, contro le circa 800 famiglie di residenti.

A questi cittadini la amministrazione comunale non ha ritenuto di inviare insieme alla bollettino del normale tributo giunto in quegli stessi giorni, aveva fatto di tutto per non permetterci di pagare il dovuto. allegando al proprio bollettino un manifesto a toni forti contro le Istituzioni superiori ma non il bollettino postale necessario a pagare la maggiorazione richiesta dallo Stato, ne lo F24 pre compilato, n'è le corrette informazioni essenziali per il relativo pagamento ( vedi allegati a) e b).
Precostituendo il mancato versamento aiutato (!?) dalle difficoltà' di procedere al pagamento attraverso i mezzi previsti.

Peraltro anche il bollettino relativo alla tassa base apparee incompleto. Non sono richiamati

-         il cespite sottoposto a tassazione,  ne in termini di indirizzo e/o di particella catastale,
-         i mq applicabili,
-         la tariffa corrente applicata
-         gli estremi della delibera di approvazione della tariffa ,
e, neanche a dirlo,
-         l'allegato tecnico che illustra il meccanismo di determinazione della tariffa.


Per quei, pochi, cittadini che hanno capacità/possibilità di utilizzare le scarse ed imprecise istruzioni presenti sul sito istituzionale del comune (vedi allegati c) e d), il tentativo di pagare quanto dovuto agli Uffici Postali e' fallito, non avendo, questi, disponibili bollettini adatti.
Così' come è avvenuto per il pagamento attraverso l'uso dell' F 24 non essendo stato fornito precompilato, preparato seguendo le sopra dette istruzioni da un cittadino inesperto, veniva respinto dal sistema informatico della banca.

 Anche per chi si fosse rivolto ad un qualunque CAF, come ultima istanza, non è riuscito ad ottenere aiuto e/o istruzioni al riguardo. Peraltro pagare 30 euro al CAF per versare allo Stato 12,40 euro non sarebbe stato conveniente.Sarebbe utile sapere quanti inconsapevoli cittadini non hanno versato il tributo straordinario richiesto ed il danno erariale rinveniente.

Ma chiediamo anche che le istituzioni superiori facciano applicare le leggi e le normative vigenti non solo ai cittadini contribuenti ma anche a quegli organi dello Stato che applicano con sciattezza le leggi dello Stato, lo Statuto del Contribuente e le specifiche 
Direttive della Agenzia delle Entrate. Aderendo finalmente al dettato fondamentale della democrazia: separare gli eletti, con i voti dei cittadini, dai gestori della cosa pubblica e abbandonando, finalmente, ipocrite, e qualche volta poco fondate, dichiarazioni di contenimento dei costi.

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